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al testo di Chanteloup
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Blu di Creta perdersi nel blu tropicale in quello profondo cretese di turchesi impressi nella roccia il vento delle cicade scuote antiche vele asciutte al sole delle ere che furono e che sono nelle orme nuove il vuoto della meraviglia di antichi palazzi in rovina all'ombra di pini fragranti di resina e miele rakì e mezes per la festa di palazzo giallaenera la danza delle vespe tra corni infiorati e bovi dalla candida pelle corpi rossi lucidi, chiome neropece grondano di olio e gigli di mare costellano gli angoli dimenticati nella camera della regina Cnosso, no, Phaistos, la rovina delle rovine più belle la danza si spegne un ronzio lieve di origano e miele mare bianco. |
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